mercoledì 5 giugno 2013

LA LISCIVA...OVVERO COME NONNA FACEVA IL BUCATO



Vi siete mai chiesti come facevano il bucato le nostre nonne?
Il tutto avveniva seguendo un meticoloso procedimento, una volta alla settimana: i panni venivano bagnati ed insaponati al ruscello per poi essere riportati a casa e messi in una grossa conca che veniva ricoperta a sua volta da un fitto telo di lino.
Su questo telo veniva versata la cenere e sulla cenere veniva versata acqua bollente, che filtrando dal telo rilasciava sulla biancheria i carbonati con elevate capacità detergenti e sgrassanti.
I panni venivano fatti riposare per una giornata ed il giorno successivo si portavano al ruscello per il risciacquo.
Una volta stesi ad asciugare, il sole e l’aria contribuivano a renderli bianchi.
La Lisciva, ossia il prodotto che si otteneva dalla filtrazione della cenere, è un detersivo naturale ma che non significa totalmente innocuo. E' comunque da considerarsi un detersivo a tutti gli effetti, poiché la reazione chimica che avviene tra la cenere e l'acqua attraverso la bollitura conferisce all'acqua, potenziandolo, il potere detergente, ma anche leggermente corrosivo che è naturalmente proprio della cenere...per i piatti, quando disponibile, l'acqua di cottura della pasta, ricca di amido, andrà benissimo!
Prepariamo insieme il nostro detersivo:
Ciò che serve: CENERE e ACQUA in un rapporto 1: 5 (ovvero 1 bicchiere di cenere per 5 bicchieri d'acqua)
Come fare:
-          Setacciare la cenere.
-          Disporla in una grossa pentola (espressamente destinata a questo uso), rispettando il giusto rapporto cenere/acqua ed aggiungervi l'acqua.
-          Portare ad ebollizione, a fuoco lento, mescolando di frequente all'inizio e di tanto in tanto quando la cottura si è stabilizzata.
-          Far bollire circa 2 ore. E' consigliabile, verso fine cottura, assaggiare giusto una goccia del composto da posare sulla lingua per valutarne la potenza: se ha bollito sufficientemente pizzicherà appena. Non eccedere nella bollitura, in quanto la lisciva ottenuta diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e per l'ambiente.
-          A cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare.
-          Preparare un recipiente e qualche straccio di cotone pulito che non scolorisca.
-          Tendere sul recipiente lo straccio.
-          Versare il contenuto della pentola sullo straccio nel recipiente, con l'accortezza di non agitare il liquido, cercando cioè di mantenere separata la parte solida da quella liquida. Se necessario ripetere questa operazione per ottenere una lisciva (ovvero la parte liquida) più filtrata e quindi più limpida.
-          Versare la lisciva in un flacone di plastica.
La lisciva è pronta! e si conserverà per anni.
Cosa si ottiene da questo procedimento:
¨       Una parte liquida, la lisciva propriamente detta, da usarsi per tutte le pulizie (piatti, biancheria, pavimenti, ecc.) ed anche direttamente in lavatrice come un normale detersivo. 

¨       Una pasta cremosa, che possiede un certo potere detergente e che può essere utilmente usata per lavare i piatti, poiché non sporca ed è meno aggressiva rispetto alla cenere d’origine, destinando la lisciva ad altri impieghi più esigenti e specifici.

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