Vi siete mai chiesti come facevano il bucato le nostre nonne?
Il tutto avveniva seguendo un meticoloso procedimento, una volta alla
settimana: i panni venivano bagnati ed insaponati al ruscello per poi essere
riportati a casa e messi in una grossa conca che veniva ricoperta a sua volta
da un fitto telo di lino.
Su questo telo veniva versata la cenere e sulla cenere veniva versata
acqua bollente, che filtrando dal telo rilasciava sulla biancheria i carbonati
con elevate capacità detergenti e sgrassanti.
I panni venivano fatti riposare per una giornata ed il giorno
successivo si portavano al ruscello per il risciacquo.
Una volta stesi ad asciugare, il sole e l’aria contribuivano a renderli
bianchi.
La Lisciva, ossia il prodotto che si otteneva dalla filtrazione della
cenere, è un detersivo naturale ma che non significa totalmente innocuo. E'
comunque da considerarsi un detersivo a tutti gli effetti, poiché la reazione
chimica che avviene tra la cenere e l'acqua attraverso la bollitura conferisce
all'acqua, potenziandolo, il potere detergente, ma anche leggermente corrosivo
che è naturalmente proprio della cenere...per i piatti, quando disponibile, l'acqua
di cottura della pasta, ricca di amido, andrà benissimo!
Prepariamo insieme il nostro detersivo:
Ciò che serve: CENERE e ACQUA in un rapporto 1: 5 (ovvero 1
bicchiere di cenere per 5 bicchieri d'acqua)
Come fare:
- Setacciare la cenere.
- Disporla
in una grossa pentola (espressamente destinata a questo uso), rispettando il
giusto rapporto cenere/acqua ed aggiungervi l'acqua.
- Portare
ad ebollizione, a fuoco lento, mescolando di frequente all'inizio e di tanto in
tanto quando la cottura si è stabilizzata.
- Far
bollire circa 2 ore. E' consigliabile, verso fine cottura, assaggiare giusto
una goccia del composto da posare sulla lingua per valutarne la potenza: se ha
bollito sufficientemente pizzicherà appena. Non eccedere nella bollitura, in
quanto la lisciva ottenuta diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle
e per l'ambiente.
- A
cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare.
- Preparare
un recipiente e qualche straccio di cotone pulito che non scolorisca.
- Tendere
sul recipiente lo straccio.
- Versare
il contenuto della pentola sullo straccio nel recipiente, con l'accortezza di
non agitare il liquido, cercando cioè di mantenere separata la parte solida da
quella liquida. Se necessario ripetere questa operazione per ottenere una
lisciva (ovvero la parte liquida) più filtrata e quindi più limpida.
- Versare
la lisciva in un flacone di plastica.
La lisciva è pronta! e si conserverà per anni.
Cosa si ottiene da questo procedimento:
¨ Una
parte liquida, la lisciva propriamente detta, da usarsi per tutte le pulizie
(piatti, biancheria, pavimenti, ecc.) ed anche direttamente in lavatrice come
un normale detersivo.
¨ Una
pasta cremosa, che possiede un certo potere detergente e che può essere utilmente
usata per lavare i piatti, poiché non sporca ed è meno aggressiva rispetto alla
cenere d’origine, destinando la lisciva ad altri impieghi più esigenti e
specifici.
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