L’Arnica è
un pianta che cresce prevalentemente in Europa ed in fitoterapia si utilizza il
fiore per costituire il farmaco.
I suoi costituenti chimici sono:
- Lattoni sesquiterpenici 0,2-0,8%;
- Elenalina e i suoi esteri;
- Flavonoidi (isoquercetina);
- Poliacetileni;
- Acido cinnamico;
- in caso di allergia riconosciuta al genere delle Compositae
- in presenza di piaghe aperte o lesioni cutanee
L'arnica
vanta proprietà principalmente antiflogistiche, antiechimatose,
antitraumatiche, analgesiche, antinevralgiche,
antireumatiche, revulsive, stimolanti nervine.
con indicazione esclusivamente per uso
topico ossia applicata direttamente
sulla pelle della parte malata.
Viene usata in traumatologia in caso di edemi
post-traumatici (fratture, distorsioni, ecchimosi,contusioni,
compressioni, ematomi, strappi
muscolari, edemi da frattura), atralgie e disturbi articolari a
carattere reumatico, versamenti articolari e flebiti non ulcerative.
L'arnica
trova largo impiego nella formulazione di prodotti per il massaggio
sportivo e di cerotti ad azione antireumatica.
L'assunzione
di arnica per via interna può provocare gastriti,
nausea, vomito,
enterocoliti, vertigini, cefalea, palpitazioni, ipotensione
arteriosa e reazioni allergiche. Per via topica, invece, in
caso di uso prolungato o eccessivo di prodotti a base di arnica si possono
verificare lesioni di tipo irritativo o caustico nella
sede di applicazione
Ne ho provato le qualità benefiche su di me e su mio figlio
ed ne sono rimasta molto soddisfatta.
Inoltre è possibile trovare in commercio l’arnica associata
alla calendula con la funzione quindi antiflogistica e antibatterica.
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